10 Ottobre 2023
OMS, European Commission, Consiglio Superiore di Sanità italiano: neghittosità, letargia, catalessi o complicità?
Già nel 2005, il Parlamento dell’Unione Europea era pienamente coinvolto nelle gravi problematiche prodotte sulla biosfera dall’inquinamento chmico ambientale. Di ciò, è testimonianza un articolo pubblicato da una giornalista sul Corriere della Sera in merito alle ricerche già allora prodotte sul dilagare degli inquinanti, e in particolare sugli ftalati, su cui si era appunto concentrata non poca attenzione e preoccupazione dell’organo di rappresentanza dei popoli europei.
Da allora, la mole dei documenti, in ogni dove in Europa e nel mondo, è cresciuta immensamente, ma le decisioni assunte dai parlamenti dell’EU e nazionali e dalla Commissione UE e dai governi nazionali, specie in riferimento a salvaguardie e cure degli ammalati di Sensibilità Chimica Multipla (MCS, SCM) e di singole patologie dell’ampio corteo dell’iper sensibilità chimica, sono rimaste norme e applicazioni operative del tutto inadeguate, se non ridicole e addirittura confliggenti apertamente con i risultati del quadro sintomatologico e clinico. In questo contesto, spiccano per aperta negatività, ostilità e nocumenti burocratici prodotti contro la sanità degli ammalati e in generale della popolazione e contro il dettato costituzionale i vertici preposti alla salute pubblica in Italia e, massimo scandalo finora assolutamente non stigmatizzato dalle diplomazie dei governi delle Nazioni che siedono all’ONU, dall’OMS.
In Italia, la lotta contro il riconoscimento della MCS ha trovato fertile terreno in particolare fra i più dotti dottor so tutto in seno al Consiglio Superiore di Sanità. Per avere conferma o meno di quanto qui affermato, basta andare a compulsare le dichiarazioni rilasciate nel corso degli anni da un certo dottor Walter Ricciardi. Ci sono soggetti in grado di vivere e sopravvivere alle più avverse stagioni. Organismi davvero indistruttibili.
Ci sono poche voci che affermano la pericolosità estrema di queste forme invasive di avvelenamento organico, specie nelle persone affette da particolari delezioni enzimatiche. Le voci sono davvero poche, come quella del genetista Giuseppe Novelli, Premio Europeo Capo Circeo.
Nei tracorsi anni, il defunto Giuseppe Genovesi è stato lottato con accanimento a dir poco incredibile. Lotte impari che hanno accentuato il grado di totale abbandono degli ammalati e delle loro famiglie, dei ricercatori e medici che hanno esplicitamente affermato che le oriogini della malattia non sono endogene, idiopatiche – ridicola quanto dogmatica affermazione sostenuta dagli organi del Ministero della Salute – ma esogene, indotte dagli inqunanti artificiali introdotti nella bi0sfera dalle attività umane su larga scala e dalla dispersione dei metalli pesanti nei processi produttivi più diversi, alterando profondamente le normali condizioni di molti biomi presenti sulla Terra.
Sottolineiamo ancora che le plateali contraddizioni in cui annegano gli organismi mondiali, euroei e nazionali preposti alla salvaguardia della salute e alla lotta alla dilagante e violenta attività industriale, responsabile dell’alto tasso d’inquinamento della gran parte delle forme di vita della biosfera e in particolare degli uomini, dei mammiferi e di tutti gli organismi animali e vegetali, sono sotto gli occhi di tutti.
Elementi di etologia umana e animale intrecciati con le basi dell’ecologia dovrebbero costituire punti di riferimento essenziali nella formazione culturale umana da introdurre nei corsi di studio delle scuole secondarie di primo grado e in tutti gli indirizzi delle secondarie superiori e delle facoltà universitarie. Ma il Ministero della Cultura (Istituzioni scolastiche, universitarie, di ricerca, beni culturali e ambientali), quello di Ambiente (Agricoltura, Foreste, Alimenti) e Salute, quello del Mare e dell’Aria (sul modello del NOOA degli USA, ma non solo come attività di ricerca) sono men che meri sogni.
I medici che hanno condotto e conducono questa battaglia, affrontano con lucidità e determinazione e alta etica professionale questi ambiti sono ancora davvero pochi e non hanno vita facile.
Le plateali contraddizioni in cui annegano gli organismi mondiali, euroei e nazionali preposti alla salvaguardia della salute e alla lotta alla dilagante e violenta attività industriale, responsabile dell’alto tasso d’inquinamento della gran parte delle forme di vita della biosfera e in particolare degli uomini, dei mammiferi e di tutti gli organismi animali e vegetali, è sotto gli occhi di tutti.
Beniamino Palmieri da diversi anni ha preso a cuore con elevato coinvolgimento professionale, etico e umano le gravissime problematiche della sensibilità chimica e del corteo delle patologie ambientali. Coadiuvato nelle ricerche da altri sodali medici, sta cercando di smuovere le stagnanti, mefitiche acque che impaludano in Italia ogni attività di ricerca e ogni avvio di adeguati protocolli curativi di una gravissima patologia (che potrà diffondersi nei prossimi anni a dismisura, specie fra i soggetti giovani e giovanissimi, oltre agli affetti di allergopatie multiple) su cui oggi non esiste alcun rilevamento statistico degno di un minimo di affidabilità.
Il prof. Beniamino Palmieri in questi mesi ha promosso il terzo convegno su MCS e elettrosensibilità, che nei prossimi giorni si svolgerà nella città di Modena. Siamo ben lieti di contribuire alla diffusione di questo importante evento e di augurare agli organizzatori, partner e partecipanti una più che degna riuscita, in grado di richiamare l’attenzione innanzitutto di quei distratti o prevenuti medici, biologi, chimici, classe politica, giornalisti.