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Europa. Luisa Gorlani: auguri di Pasqua in giorni di dolore e solitudine

PREMIO EUROPEO CAPO CIRCEO
Roma

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Agli Illustri Componenti

del Comitato d’Onore

della Commissione per l’attribuzione del Premio

del Comitato Direttivo

 

In occasione della Pasqua, che celebra la risurrezione di Cristo, proprio in Primavera, in coincidenza con la risurrezione simbolica della Natura, desidero esprimere a tutti voi i miei più fervidi auguri di una salvifica risurrezione umana.
Non ho avuto la possibilità di rispondere agli auguri e saluti, che il Comitato Direttivo aveva indirizzato per le festività del nuovo anno a nome della Dr. Floriana Filippini e di altri componenti degli Organi. Lo faccio adesso, con la mia più vibrante commozione, per i tanti tragici giorni che stanno devastando la vita del nostro Popolo e di altri Popoli fratelli europei.
Le uniche armi che abbiamo in nostra difesa sono: la Solidarietà, la Creatività e la Fede.
La solidarietà implica una umana partecipazione al dolore e alla solitudine altrui, e visto che questo demone oscuro e vorace ha colpito tutto il mondo, dobbiamo sentirci vicini gli uni agli altri, in particolare ai nostri fratelli europei, puntando, anche attraverso il nostro Premio Europeo, ad un’ Europa unita, interconnessa e compartecipe, coinvolgendo soprattutto i giovani, che rappresentano la più importante e vitale risorsa di una così estesa unione.
La creatività ci consente, in questo tempo di stasi e di silenzio surreale, di reinventarci la vita, coltivando interessi e iniziative, che diano senso ai nostri giorni, contrastando l’isolamento contro natura a cui siamo costretti. Aristotele, infatti, dice : “l’Uomo è un animale socievole per eccellenza, destinato per sua natura a vivere in mezzo agli altri”. Fortunatamente la tecnologia ci consente di connetterci soprattutto con amici e familiari per via telematica.
La Fede ci aiuta a confidare nella misericordia e nella provvidenza di un Dio, che proprio per aver provato sulla sua persona il calvario e la morte, non può che capire le sofferenze di noi essere umani, fragili e vulnerabili e ci consola con la prospettiva della nostra redenzione.
Il ruolo, quindi, della Cultura (dal Latino “colere”: coltivare) , come “ciò che coltiva e fa crescere l’Uomo” in tutti i campi e in tutte le sue possibili sfaccettature, quale insostituibile mediatrice e creatrice di nuove tensioni ideali, diventa così ancora più insostituibile, al fine di fare superare questa crisi e di contribuire ad armonizzare i rapporti tra gli esseri umani e tra le varie Nazioni.
Ancora i miei più cari auguri di Buona Pasqua a tutti Voi.
Roma, 11 Aprile 2020
Prof. Luisa Gorlani Gambino
 (Presidente della Commissione del Premio)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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