28 Settembre 2019
Fonti : Direzione generale Biblioteche e istituti culturali, Biblioteca Casanatense, Roma Interactive, Cosa Vedere a Roma on line, abcRoma.com , Imperium Romanum, Alamy, Senato.it , Design Outfit, MichelangeloBuonarrotiètornato.com, Google e varie.
SOVRANITA’ EUROPEA
PRO EUFRASIA
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La biblioteca Casanatense è una delle più vaste e importanti istituzioni culturali di Roma e d’ Europa: una Biblioteca Universale, scrigno di cultura e meraviglia architettonica settecentesca.
Inaugurata il 3 Novembre 1701, la biblioteca Casanatense fu fondata grazie al lascito del Cardinale Girolamo Casanate alla congrega dei domenicani del convento di S. Maria sopra Minerva, consistente in una ricca collezione libraria, di oltre 20.000 volumi, e una rendita necessaria all’ampliamento di tale raccolta e alla costruzione dell’edificio della biblioteca, che doveva essere realizzato all’interno di uno dei chiostri del suddetto convento.
La biblioteca Casanatense e l’innovativo progetto architettonico
Il progetto della nuova biblioteca fu affidato all’architetto Antonio Maria Borioni: egli dovette studiare una soluzione che si adattasse ad uno spazio molto stretto e profondo, con aperture esposte a Nord e a Sud, e non poté attuare le regole vitruviane per la costruzione delle biblioteche, secondo cui le aperture dovevano essere poste ad Est per godere della luce del mattino e difendere libri ed utenti da correnti umide. Un ulteriore problema era rappresentato dall’esigenza di unire struttura ed estetica architettonica alla funzionalità spaziale, soprattutto per quanto riguarda la dimensione e la posizione delle finestre, tenendo conto della necessità di sempre maggiore spazio per le scaffalature contenenti i volumi, trattandosi di una biblioteca destinata all’espansione. L’innovativa soluzione del Borioni consistette nella realizzazione delle finestre alla maggiore distanza possibile dal suolo, all’interno di lunette incastonate nella volta a botte ribassata posta a copertura della sala, così che le murature laterali potessero essere liberamente utilizzate per la disposizione di scaffali e scansie. Questi vennero realizzati su due livelli sovrapposti, quelli superiori raggiungibili mediante un ballatoio: ne risultò una sala di vaste dimensioni, austera ma di grande eleganza. Tra il 1719 e il 1729, all’aumentare delle acquisizioni, il Borioni venne chiamato a restaurare l’intero complesso edilizio e a progettare un ampliamento della biblioteca, che venne realizzato sul lato meridionale del chiostro; allo stesso modo, nei secoli successivi furono acquisiti diversi ambienti di proprietà del convento per allestirvi ulteriori sale ed archivi.
Una collezione pregiata
La meraviglia della biblioteca Casanatense, oltre allo splendore degli spazi in cui è contenuta, risiede nella collezione, costituita da oltre 400.000 volumi, ma anche da beni non librari come stampe, fotografie, quadri, sculture, arredi di pregio. In particolare, vi sono custoditi oltre 120.000 volumi a stampa pubblicati dal 1501 al 1830, tra cui testi di Newton, Huygens e Keplero, e importanti manoscritti ed incunaboli (ossia volumi stampati tra il 1450 e il 1500 con la tecnica dei caratteri mobili, anche detti “quattrocentine”). Obiettivo del Cardinale Casanate, infatti, era collezionare e poter mettere al servizio di curiali, professori, ma anche artisti, un insieme di volumi che abbracciassero il maggior numero di argomenti possibile, dai testi sacri a quelli storici, a quelli scientifici; classici latini e greci; trattati di politica e diritto. Le acquisizioni fatte nei secoli successivi alla fondazione proseguirono questa tendenza: mirando alla realizzazione di una “biblioteca universale”, vennero effettuati acquisti tanto all’interno del mercato librario nazionale, quanto in quello europeo, attingendo sia alla produzione corrente, sia a quella antiquaria. Con una bolla papale, nel 1703 Clemente XI consentì anche la conservazione, opportunamente occultata, di alcuni libri proibiti, e vietò l’asportazione di qualsiasi volume dalla biblioteca, pena la scomunica.
Il contributo fornito da prefetti bibliotecari esperti in biblioteconomia e catalografia contribuirono ad aumentare il prestigio e la rinomanza internazionale della Casantense: ne è un esempio il Catalogo messo a punto da Padre Audiffredi, che non consiste in una semplice lista, ma in un vero e proprio strumento di ricerca dove trovare una breve descrizione dei testi, la loro collocazione, notizie sulla biografia degli autori, sull’organizzazione e le condizioni di pubblicazione delle loro opere.
Dal 1884, con la soppressione delle corporazioni religiose, la biblioteca è divenuta parte del patrimonio statale: nel tentativo di mantenere l’originale splendore della collezione Casanatense, si continua a proseguire una politica di acquisizione che di edizioni rare o di pregio dal mercato antiquario.
Orario biblioteca:
Lun – Mer – Gio 8:30/19:00
Mar – Ven 8:30/15:00
Ingresso riservato ai maggiori di 16 anni, visite guidate su appuntamento
Orario visita salone monumentale:
Lun – Ven 11:30/13:00
Per maggiori info, contatti e orari: Biblioteca Casanatense.
Articolo di Livia Artibani, foto di Maria Clelia Scuteri