02 Luglio 2019
E’ occasione per noi graditissima ripubblicare
la Laudatio per l’assegnazione del
“CAPO CIRCEO” ai MUSEI CAPITOLINI –
ROMA CAPITALE
*PECC 2016 – XXXV EDIZIONE*
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PREMIO EUROPEO CAPO CIRCEO
Roma
www.premiocapocirceo.it info@premiocapocirceo.it
—– SOVRANITA’ EUROPEA —–
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Sotto il segno del mitico simbolo delle origini della civiltà d’Occidente, il “Premio Europeo Capo Circeo” continua, con la maga Circe, nella nuova opera dello scultore Alessandro Marrone, la precedente storia per onorare gli uomini e le donne di tutta Europa e delle altre culture che sono impegnati nelle più diverse attività per la riconciliazione, la pace, l’integrazione dei loro popoli e la coesistenza con gli altri popoli nella comprensione delle altrui giuste ragioni.
Dai primi anni 2000, il Premio guida le aperture paneuropee verso l’Europa Orientale e slava e verso la Turchia, senza preclusione etnica, religiosa, politica.
Il “Premio Europeo Capo Circeo” viene assegnato a personalità che – nei più diversi campi della cultura, della scienza, dell’industria, dello sport, della politica, dell’ amministrazione ed in ogni altro elevato campo delle attività umane – si sono contraddistinte per la loro attività. Particolare rilevanza sarà data all’Archeologia e a suoi esponenti sia alla luce del ruolo sempre più determinante di questa disciplina e delle sue immense, rivoluzionarie scoperte nel riscrivere non soltanto la storia antica, sia anche alla luce dei più recenti, tristi e luttuosi avvenimenti mediterranei.
L’Archeologia è oggi la testimonianza più palpitante della koinè euro-mediterranea e delle grandi culture antiche del Vicino Oriente. Essa è espressione di ininterrotto operare e di affermazione dell’intangibilità del patrimonio storico universale.
L’indipendenza e l’internazionalità del Premio, sempre riconosciute e rilevate, al di là di ogni schematismo di natura ideologica, ha consentito e consente di apprezzare e riconoscere i meriti delle personalità insignite e da insignire.
L’Edizione 2014 è stata annullata per protesta a causa della grave crisi ucraina, per cui il 2014 è stato proclamato dal PECC “anno infausto per l’Europa”.
L’Edizione del 2017 ha assegnato per la seconda volta il Premio a uno spagnolo e ha aperto al Nord Africa sia per i premiati che per presenza di massimo rango, con gli ambasciatori d’Egitto e d’Algeria e con i saluti dell’Ambasciatore del Regno del Marocco. L’Ambasciatore di Tunisia era già stato graditissimo ospite per il Premio al Museo del Bardo in una precedente Edizione.
Laudatio
MUSEI CAPITOLINI
SOVRINTENDENZA
ROMA CAPITALE
Nella precedente Edizione del 2015, era stata attivata la Sezione dedicata all’Archeologia come messaggera di dialogo, comprensione, amicizia tra i popoli. In essa, abbiamo avuto l’onore di presentare in qualità di Premiati, illustri archeologi quali Paolo Matthiae e Franck Goddio, con la giovane Sarah Parcak e il Museo del Bardo di Tunisi. Inoltre, “alla memoria” Klaus Schmidt e Khaled Assad assassinato dagli esclusivisti islamici dell’Isis.
In riferimento a questo ruolo di comprensione tra i popoli svolto dall’Archeologia quale eccezionale mediatrice di contatti scambi e conoscenze non più soltanto fra parte delle élite culturali quanto anche, attraverso gli innumerabili percorsi attivati dalla sue ricadute nell’ambito del turismo culturale su scala mondiale, fra centinaia di milioni di persone di ogni nazionalità, lingua e cultura, credenza, non potevamo non assegnare il riconoscimento a
un Museo
che è ai vertici mondiali e che è stato la prima raccolta museale al mondo a partire dell’età umanistico-rinascimentale.
Ciò costituisce un fatto scontato, naturale, quanto profondamente sentito nel nostro animo e assolutamente doveroso nell’adempimento del precetto dell’Archeologia quale messaggera di comprensione tra i popoli.
Non si tratta quindi di espressione di nostra vanagloria il tentare di magnificare ciò che già così è al massimo grado. Lo facciamo proprio per questo con umiltà e con l’attribuirlo con una definizione che riteniamo non aggiuntiva ma conclusiva del concetto espresso:
l’Archeologia e i Musei Capitolini come apice espressivo della Civiltà Classica e dell’Universalità della Cultura.
I Musei Capitolini non sono scrigni di ricchezza storica e artistica incomparabili solo per noi italiani e i popoli euromediterranei e per ciò che da alcuni secoli appelliamo come Occidente. Lo sono per l’umanità intera.
La custodia di questi beni materiali e immateriali, storici simbolici e spirituali della Civiltà che costituisce le radici più profonde durature e ancora vive di tutti i popoli euromediterranei, proprio nel suo centro di nascita e di irradiazione, è adempiuta da persone di elevatissima e incontestabile preparazione archeologica e culturale, ai loro diretti staff, agli addetti che a vario e molteplice titolo li coadiuvano nell’adempimento di questo impiego davvero encomiabile e prezioso e di tutti gli archeologi, storici, scienziati e tecnici, architetti e ingegneri di istituzioni e enti pubblici e aziende private di ogni provenienza che collaborano a vario titolo in questa impresa eccezionale. Ciò consente a milioni di persone di visitare questi luoghi della Storia universale e di godere dell’eccellenza e della genialità delle opere prodotte dal talento dello spirito umano.
Il Premio è consegnato al diretto Rappresentante dei Musei Capitolini in qualità di Sovrintendente e Direttore del Comune di Roma Capitale, l’illustre studioso Dr. Claudio Parisi Presicce. La cerimonia avrà luogo venerdì, 21 ottobre 2016, alle ore 16,00, nella Sala Pietro da Cortona, Musei Capitolini, Campidoglio.
L’archeologa Antonella Magagnini ritira il PECC per i Musei Capitolini
Archeologi premiati nell’ultima Edizione celebrata nella splendida Sala barocca Pietro da Cortona :
Prof. Cyprian Broodbank, Prof. Zahi Hawass.
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PREMIO EUROPEO CAPO CIRCEO
Roma
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